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    IMSA - Scuderia Corsa, bis da urlo. Risi Competizione, anno difficile

    04 gennaio 2018

    Maranello, 4 gennaio 2018 - Vincere un campionato di alto livello è sempre difficile, confermarsi al vertice per il secondo anno consecutivo è ancora più complicato. Nell’impresa sono riusciti Christina Nielsen e Alessandro Balzan che, con la 488 GT3 del team Scuderia Corsa, sono stati autori di un’annata tutta in rimonta. Costretti, insieme a Sam Bird, al ritiro quando ormai intravedevano il successo alla 24 Ore di Daytona, Nielsen e Balzan, affiancati da Matteo Cressoni nelle gare di Sebring, Watkins Glen e alla Petit Le Mans, hanno trovato la propria forza nella costanza di risultato. Quattro secondi posti (Sebring, COTA, Detroit, Watkins Glen) e due terzi (Long Beach e Mosport Park) la dicono lunga sul livello al quale ha gareggiato il team della vettura numero 63. A impreziosire il campionato è arrivato il successo nella penultima gara della stagione a Laguna Seca che, anche alla luce dei risultati altrui, ha praticamente regalato il titolo a Christina e Alessandro, cui è bastato prendere il via nella Petit Le Mans per diventare irraggiungibili per la concorrenza. Da segnalare la pole position a Daytona dell’altra 488 GT3 del team Spirit of Race di Alessandro Pier Guidi, Peter Mann, Davide Rigon, Maurizio Mediani e Rino Mastronardi, costretta al ritiro nella prima parte di gara a causa di un guasto tecnico.   In classe GTLM la stagione del team Risi Competizione è stata difficile, nonostante un avvio incoraggiante. Alla 24 Ore di Daytona i titolari stagionali Giancarlo Fisichella e Toni Vilander, affiancati da James Calado, si sono trovati nel finale in condizione di vincere la corsa ma si sono dovuti accontentare del terzo posto, posizione conquistata anche alla 12 Ore di Sebring, nel secondo round della stagione. Dopo due ritiri a Long Beach e al COTA la 488 GTE di Risi Competizione è arrivata alla 24 Ore di Le Mans con l’obiettivo di ripetere, e possibilmente anche migliorare, il secondo posto del 2016. La gara di Fisichella, Vilander e Pierre Kaffer è invece finita prima del tramonto quando la vettura numero 82 è stata buttata contro le barriere dal prototipo guidato da Matthieu Vaxivière. In seguito all’incidente il team di Houston è stato costretto a saltare quattro gare tornando in pista al Virginia International Raceway dove è arrivato un terzo posto. A Laguna Seca Fisichella e Vilander sono stati secondi, arrivando in scia ai vincitori, mentre alla Petit Le Mans, con Alessandro Pier Guidi come terzo pilota, è arrivato un altro terzo posto. Su sette gare sono arrivati dunque cinque podi e due ritiri, ma è rimasta una stagione a metà, dal gusto amaro.