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    WEC - 2017 Season Review - Parte 2: un magico crescendo

    30 dicembre 2017

    Maranello, 30 dicembre 2017 - Prosegue la season review della stagione dei team Ferrari nel World Endurance Championship. Se vi siete persi la prima parte la trovate qui.   A luglio al Nuerburgring è iniziata la riscossa di Pier Guidi-Calado: i due hanno vinto grazie alla loro bravura e per merito della strategia perfetta messa a punto dal muretto box del team di Amato Ferrari, cominciando la loro rimonta in classifica. Dopo l’estate il campionato è ripartito dal Messico dove Rigon e Bird sono stati secondi mentre Pier Guidi e Calado non sono andati oltre il sesto posto. La vettura 51 si è però imposta ad Austin, pista da sempre difficile per le Ferrari, in quella che è stata una delle corse più emozionanti della stagione, le cui fasi finali hanno fatto scoprire a tutti le qualità di Pier Guidi. L’italiano, accortosi di una foratura in curva 2, ha completato il giro a un ritmo forsennato pur di non perdere tempo ed è stato premiato riuscendo ad uscire dai box, dopo il cambio della gomma, ancora davanti alla Porsche di Christensen-Estre. I due si sono imposti anche al Fuji grazie a un sorpasso al limite di Calado ai danni della Porsche di Frederic Makowiecki e Richard Lietz pochi giri prima che la corsa fosse chiusa in anticipo a causa del maltempo. In quell’occasione prima vittoria in classe GTE-Am per Thomas Flohr, Francesco Castellacci e il pilota Ferrari Miguel Molina sulla 488 GTE di Spirit of Race. La gara giapponese è stata la chiave della stagione dell’equipaggio 51 che in quell’occasione è passato per la prima volta in testa al campionato. Due settimane più tardi il WEC si è spostato in Cina, a Shanghai, pista ostica a causa dei suoi lunghi rettilinei. In Ferrari e AF Corse si è deciso di puntare su una strategia di gomme conservativa al via per avere un finale in crescendo. A vincere è stata ancora la Ford di Priaulx-Tincknell davanti alla Porsche di Makowiecki-Lietz, ma quella che doveva essere una corsa sulla difensiva si è rivelata una festa dato che il terzo posto di Pier Guidi-Calado più il sesto di Rigon-Bird hanno dato alla Ferrari la certezza di aver vinto il Mondiale costruttori con una gara d’anticipo.   In Bahrain bisognava chiudere i giochi nella classifiche piloti e team e la Ferrari ci è riuscita alla grande: a Sakhir, Pier Guidi e Calado, che partivano con un vantaggio di 2 punti su Makowiecki-Lietz e di 7,5 su Priaulx-Tincknell, sono stati autori di una corsa sontuosa che li ha visti condurre a lungo, salvo cedere la vittoria a Bird-Rigon in un grandioso arrivo in parata. Per la Ferrari, i suoi piloti e AF Corse, campione tra i team, è stata l’apoteosi. Per James Calado e Alessandro Pier Guidi è arrivato il primo titolo Mondiale, per la Ferrari come costruttore il quinto su sei stagioni del WEC e il 24° conquistato tra i campionati disputati sotto l’egida FIA.