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    Le voci dopo il podio della 12 Ore di Sebring

    Sebring (Florida) 17 marzo 2019

    Al termine della 12 Ore di Sebring conclusa al terzo posto, abbiamo raccolto le dichiarazioni dei piloti di Scuderia Corsa. 

    Toni Vilander: “Ancora una volta abbiamo vissuto i famosi sei minuti finali in regime di full course yellow. È stato incredibile. Le vetture scivolavano ovunque e i contatti e il livello di aggressività era particolarmente alto. Alla ripartenza sono stato colpito alla curva 17, ho raccolto molto sporco ed è stato difficile ritrovare da subito il passo. Sono scivolato in quarta posizione, ma sono rimasto calmo. In qualche modo, sapevo che sarebbe arrivata l’opportunità per tornare terzo e quando questa si è presentata, l’ho colta senza esitare, riuscendo a chiudere la gara in terza posizione. Volevo a tutti i costi fare bene dopo le difficili condizioni incontrate a Daytona. Avevamo un’ottima possibilità di mettere a segno punti importanti ma ce la siamo fatta sfuggire. Così, a Sebring, volevo assolutamente finire la gara, conquistare il podio e segnare un nuovo inizio da qui. Cooper (MacNeil, n.d.r.) è stato fantastico all’inizio della gara, considerando la quantità d’acqua presente in pista e tutto quello che stava capitando attorno. Jeff (Westphal, n.d.r.) ha guidato divinamente. È stato veloce, non ha commesso errori e ci ha permesso di tornare davanti. Questa combinazione ha funzionato perfettamente. Continuiamo a lavorare e speriamo di trovare un po’ di velocità in più”.

    Jeff Westphal: “La 12 Ore di Sebring è uno degli eventi più estenuanti pertanto inizi la gara con il pensiero di cercare di preservare la macchina. L’aggressività usata in pista ed i rischi che si prendono nelle prime sei ore sono molto diversi da quelli che si corrono nelle seconde sei. A quel punto inizi a spingere di più e a sfruttare qualche occasione in più. Ho cercato di rischiare il meno possibile, senza rinunciare però a portare qualche attacco che poi ti permettere di conquistare un podio come quello di oggi. Non ho parole sufficienti per ringraziare i miei compagni e la squadra. Cooper (MacNeil, n.d.r.) e Toni (Vilander, n.d.r.) hanno svolto un lavoro ineccepibile. Per me salire sul podio è magnifico e non mi stancherò di ripetere quanto sia fantastico questo risultato e quanto sia grato a Scuderia Corsa”.

    Cooper MacNeil: “È un peccato che la gara sia partita con la safety car ma è stata una scelta saggia da parte della direzione corsa. La pista era veramente impegnativa anche quando è stata sventolata la bandiera verde così, con undici ore di gara ancora da disputare, ho privilegiato la sopravvivenza al passo. Molti piloti attorno a me affrontavano quella fase della corsa come se fossimo nell’ultimo giro ma io sapevo che la chiave che portava al podio era una gara attenta e lontana dai rischi. Salire su questo podio provoca in me ogni volta emozioni uniche, specialmente quando lo si conquista al volante di una vettura di classe GT-Daytona. Questo è il quinto podio consecutivo per Scuderia Corsa ed è fantastico farne parte. I miei compagni ed i meccanici di Scuderia Corsa hanno svolto un lavoro eccellente che ci ha consentito di conquistare questo risultato, pertanto meritano la stessa attenzione che riceviamo noi piloti”.