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    A Donington doppio quinto posto per Cameron e Griffin

    British GT - Donington Park 2020

    Donington Park 17 agosto 2020

    Donington Park ha ospitato il secondo round del British GT Championship. Duncan Cameron e Matt Griffin, impegnati nella classe GT3 Pro-Am, hanno confermato di saper condurre con grande abilità la Ferrari 488 GT3 Evo 2020 di AF Corse UK, mettendosi in mostra nonostante il maltempo che ha contrassegnato in particolare Gara 1. Al termine delle due prove, il duo ha conquistato un doppio quinto posto nella classe, raggiungendo in entrambe le manche un ottimo decimo posto assoluto.

    Gara 1. La prima gara inizia sotto un vero e proprio nubifragio, tanto che nei primi giri le vetture si accodano alla Safety Car. In partenza Duncan Cameron si mostra fin da subito aggressivo e nell’arco di quindici giri consolida il quinto posto nella classe, nono assoluto. L’esperto pilota inglese non abbandona le zone alte della classifica fino al 35esimo giro quando cede il volante a Griffin. Il compagno di squadra non è da meno: terminata la girandola dei pit stop, Griffin si trova in sesta posizione ma dopo dieci giri e tanto pressing nei confronti degli avversari riesce a conquistare il definitivo quinto posto, decimo assoluto, respingendo con successo gli attacchi di Malvern.

    Gara 2. Il cielo resta coperto da fitte nuvole ma il tempo è decisamente più clemente e la gara può iniziare regolarmente. Al volante della 488 GT3 Evo 2020 in questa occasione c’è Griffin. Il pilota irlandese è inarrestabile e si rende protagonista di una rimonta esaltante dopo essere scivolato in coda al gruppo: dal 21esimo posto raggiunge il sesto assoluto in sedici giri, quinto nella classe. Al 19esimo giro il testimone passa a Cameron che rientra al settimo posto nella classe ma, analogamente al compagno, scala la classifica fino al quinto posto di classe, decimo assoluto.

    Prossimo round. Il prossimo appuntamento col British GT Championship è in programma il 29 e 30 agosto sul circuito di Brands Hatch. Photo Credits:

    Jakob Ebrey