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    La Ferrari di Risi Competizione centra il secondo posto

    Daytona 27 gennaio 2019

    La Ferrari 488 GTE sfiora il successo nell’edizione numero 57 della 24 Ore di Daytona in classe GTLM. Merito della vettura del team Risi Competizione che ha ottenuto la piazza d’onore a poco più di un secondo (1”149) dalla BMW numero 25 del team RLL. La gara è stata sospesa con la bandiera rossa a causa della pioggia quando al termine mancavano circa due ore e la Ferrari del team di Houston era in piena lotta per il successo dopo aver condotto la corsa per svariati giri. Gare difficili in classe GTD dove il miglior risultato è stato il nono posto della 488 GT3 del team Via Italia Racing, autrice della pole position, mentre sia la vettura di Spirit of Race che quella di Scuderia Corsa sono state costrette al ritiro mentre occupavano le prime posizioni della classifica. Entrambe sono anche state al comando per alcuni passaggi.

    GTLM. In classe GTLM la Ferrari ha corso una gara da assoluta protagonista fin dai primi giri. Potendo contare su un equipaggio giovane ma dalla grandissima esperienza, la vettura numero 62 di Risi Competizione è riuscita a stare alla larga dai guai che hanno caratterizzato la competizione fin dal via. Così, mentre Chevrolet, Ford e BMW incontravano problemi, David Rigon e James Calado tenevano la vettura tra la seconda e la quarta posizione davanti alle Porsche e alla seconda delle Corvette. Con il calare della notte tutti i piloti, inclusi dunque Alessandro Pier Guidi e Miguel Molina, hanno effettuato almeno un turno di guida, qualcuno impegnandosi in un doppio stint, qualcuno addirittura in un triplo, come lo spagnolo. Nel cuore della notte, intorno alle 4, ha iniziato a cadere la pioggia e James Calado ha guidato da vero campione del mondo. Il britannico ha girato nettamente più veloce della concorrenza tenendo con autorevolezza la prima posizione. James ha ceduto il volante a Pier Guidi e poco dopo la gara è stata sospesa per la troppa acqua in pista. Dopo oltre due ore di stop la corsa è ripresa con la Ferrari sempre nel gruppo di testa e pronta a cogliere ogni opportunità, come a quattro ore dalla fine quando la Porsche numero 912 e la Ford 66, che occupavano le prime due posizioni dopo aver adottato una strategia diversa da quella del team Risi Competizione, sono venute a contatto. A due ore dal termine, dopo un pit stop, la 488 GTE è scivolata in terza posizione, ma Calado, tornato al volante, è riuscito a riportarla al secondo posto, nella scia della BMW numero 25 di Augusto Farfus (e di De Philippi-Eng-Herta). Poco dopo è arrivata la seconda e definitiva sospensione con bandiera rossa mentre la Ferrari era a 1”149 dal leader. È stata la prima volta di due bandiere rosse nella storia della 24 Ore di Daytona.

    GTD. In classe GTD si è assistito ad un’ottima prima parte di gara da parte di Marcos Gomes, autore della pole position con la vettura numero 13 di Via Italia Racing. Il pilota brasiliano, che aveva inizialmente perso la posizione di leader a vantaggio della Mercedes di Ben Keating, è stato in grado di recuperare e staccare il rivale prima di cedere la vettura a Longo. Francisco è stato piuttosto sfortunato, incappando in un testacoda e perdendo due giri. La vettura è scivolata a quattro tornate dal leader nella prima parte della notte ma con alcuni grandi stint Gomes, Andrea Bertolini e Victor Franzoni ne hanno recuperati tre piazzando sotto la bandiera a scacchi la 488 GT3 in nona posizione, ad appena una tornata dalla vettura del team GRT di Ineichen-Bortolotti-Engelhart-Breukers. Difficile la gara delle vetture numero 51 di Spirit of Race e 63 di Scuderia Corsa. La 488 GT3 di Mathias Lauda, Pedro Lamy, Daniel Serra e Paul Dalla Lana è rimasta coinvolta in un incidente con la Lamborghini numero 47 che ha fatto perdere all’equipaggio 30 giri per le riparazioni prima di costringerlo al ritiro definitivo. La Ferrari di Scuderia Corsa, affidata a Toni Vilander, Cooper MacNeil, Jeff Westphal e Dominik Farnbacher, è stata in lotta per la vittoria fino a due ore e mezza dal termine quando Vilander, alla chicane bus stop, non è riuscito ad evitare una Porsche doppiata che procedeva lentamente finendo per tamponarla. I danni sono stati eccessivi per poter continuare la corsa. Vittoria assoluta per Alonso-Kobayashi-Van der Zande-Taylor.

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