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    Team Russia settimo nella finale GT Cup a Vallelunga

    Vallelunga 03 novembre 2019

    La finale della GT Cup, gara riservata alle vetture di classe GT3 all’interno dei Fia Motorsport Games in corso di svolgimento a Vallelunga, non ha portato medaglie per gli equipaggi al volante delle Ferrari, protagonisti però in molte fasi della corsa grazie anche a scelte strategiche coraggiose che per poco non hanno dato i frutti sperati. Al termine dei sessanta minuti di gara, chiusi dietro alla Safety Car intervenuta in più occasioni a causa delle condizioni meteo alquanto difficili, la migliore delle Ferrari è stata quella del team Russia, settima al traguardo.

    Dopo la pioggia del mattino, per la finale la pista presentava tratti asciutti, soprattutto in corrispondenza con le normali traiettorie di gara, anche se il cielo plumbeo minacciava pioggia. Senza nulla da perdere, alcune Ferrari – in particolare quelle partite dal fondo dello schieramento, tra cui quella italiana – puntavano sulle mescole slick. Partenza difficile per il team UK che perdeva quattro posizioni prima di fermarsi per montare le gomme da asciutto nel corso del quarto giro. La vettura del team azzurro, invece, approfittava per risalire svariate posizioni fino ad entrare nella top ten dopo cinque passaggi. La Ferrari guidata dal più esperto dei Roda, sfruttava al massimo il vantaggio derivante dagli pneumatici slick per prodursi in una formidabile progressione segnando i migliori parziali sul giro che la portava fino alla quinta posizione, prima di essere colpita dalla Lamborghini della Spagna mentre quest’ultima stava perdendo il controllo della vettura. La 488 GT3, pesantemente danneggiata sulla fiancata destra, riprendeva la corsa dall’undicesima posizione ma, in virtù della migliore efficacia delle coperture da asciutto, si riportava velocemente in quarta. Anche la Ferrari della Russia e quella degli Stati Uniti rimontavano furiosamente. Roda però commetteva un errore prima del tornantino e andava a collidere con il muro mettendo fine alla sua rimonta.

    A quaranta minuti dal termine, la pioggia iniziava a scendere nuovamente lungo il tracciato romano ribaltando la situazione per quanto riguarda le gomme, tonando ad agevolare chi aveva puntato sulle gomme scolpite. La Russia, che era risalita molto velocemente in quarta posizione, alzava il ritmo per cercare di resistere fino all’apertura della finestra per il cambio obbligatorio del pilota. Salikhov scivolava in nona posizione mentre, appena possibile, tutte le Ferrari rientravano ai box. Dopo la sosta, la migliore delle Ferrari, quella russa, occupava la nona posizione con Denis Bulatov, mentre Pumpelly portava la 488 GT3 degli Stati Uniti in dodicesima piazza. La Safety Car, resa necessaria per il peggioramento delle condizioni della pista, entrava a poco più di venti minuti dal termine per lasciare spazio alla corsa a diciotto giri di orologio dalla bandiera a scacchi ma era costretta a tornare al comando del gruppo di vetture pochi secondi più tardi e accompagnare i protagonisti della GT Cup fino al traguardo. Al termine, complici anche i 20 secondi di penalità inflitti al team Belgio, la Ferrari del team Russia chiudeva al settimo posto davanti agli Stati Uniti, ottavi. Tredicesima piazza per la Bielorussia, quindicesima per la Gran Bretagna, diciannovesima per l’Italia.