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    Le dichiarazioni dei piloti della classe LMGTE Pro

    Austin 24 febbraio 2020

    Al termine della 6 Ore del COTA le parole dei piloti Ferrari impegnati nella classe LMGTE Pro lasciano trasparire soddisfazione e qualche rimpianto per i risultati ottenuti. Da un lato, la soddisfazione di Alessandro Pier Guidi e James Calado per il terzo posto, dall’altro il dispiacere di Davide Rigon e Miguel Molina per non essere riusciti a competere per il podio.

    “Alla fine abbiamo massimizzato il risultato” – esordisce Pier Guidi – “penso che oggi più di questo non potevamo fare. Quindi, tutto sommato sono contento anche se c’è un po’ di rammarico perché, dopo le prove di ieri, sinceramente pensavamo di esser competitivi per vincere. Invece, le temperature diverse rispetto a quelle dei giorni scorsi hanno influito sul bilanciamento della vettura che, alla fine, ha avuto un impatto importante sulle prestazioni globali in gara. Purtroppo è impossibile riuscire a prevedere tutto, dunque aver conquistato il podio rimane comunque positivo. Cercheremo di fare meglio a Sebring, dove verranno messi in palio punti importanti per il campionato”.

    Sulla stessa linea d’onda anche James Calado, vincitore di un duello spettacolare con Alexander Lynn che gli è valso il terzo posto. “Sono felice di questo podio” – commenta il pilota inglese – “anche se volevamo vincere. La battaglia con l’Aston Martin è stata molto dura ma alla fine ci ha premiato. La vettura non era perfetta da guidare, abbiamo faticato con il bilanciamento ma non possiamo lamentarci troppo perché oggi abbiamo ottenuto il miglior risultato possibile”.

    Diverse le sensazioni raccolte dai piloti della vettura numero 71, quinta al traguardo. “La gara sembrava non finire mai” – racconta Davide Rigon – “però il quinto posto non ci soddisfa pienamente. Nelle prime fasi di gara ho gestito la gomma in funzione del nostro stint, poi un’incomprensione con una vettura Am in fase di doppiaggio mi ha portato al decollo sul cordolo con un atterraggio molto violento. Siamo stati fortunati a non ritirarci e a poter contare su una vettura solida. Tuttavia, da quel momento in avanti, abbiamo iniziato a perdere il passo e a soffrire un po’ il degrado degli pneumatici, soprattutto nelle fasi di doppiaggio quando viene meno il carico aerodinamico. Portare a termine la gara rimane l’unica consolazione di questo fine settimana. Analizzeremo i dati e cercheremo di preparare al meglio Sebring”.

    Non molto dissimili le parole di Miguel Molina: “È stata una gara difficile e siamo mancati nel passo gara, pur lottando al massimo. Credo che questa gara ci permetterà di essere più forti nella prossima, la 1000 Miglia di Sebring, che è molto difficile anche a causa di un circuito decisamente impegnativo”.