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    Visti da vicino: i piloti della 488 GTE numero 51

    Maranello 11 giugno 2020

    Per la prima 24 Ore di Le Mans virtuale della storia, la 488 GTE numero 51 iscritta da Ferrari – AF Corse sarà guidata da un quartetto di piloti inedito che proverà a replicare il successo che la controparte reale aveva conquistato nella scorsa stagione. Una sfida non semplice vista la qualità degli avversari e per la preparazione avvenuta in tempi ristrettissimi, elementi che si sommano alla già elevata difficoltà tecnica che la sfida con il circuito francese propone. Il quartetto composto da Nicklas Nielsen, David Perel, Kasper Stoltze, Matteo Caruso unisce talento ed esperienza, proponendosi come uno degli equipaggi di classe GTE da seguire nella gara che prenderà il via sabato 13 giugno, alle ore 15:00.

    Nielsen. Nicklas Nielsen è nato il 6 febbraio 1997 in Danimarca. Nel 2017, si avvicina al mondo delle vetture a ruote coperte, pur continuando a gareggiare nei kart ed in Formula 4. Inizia la sua esperienza nel Ferrari Challenge dove vince entrambe le gare al debutto nel 2017 che lo convincono a continuare nel monomarca del Cavallino Rampante anche nella stagione successiva. Nielsen trova nel Challenge una palestra formativa eccellente, come dimostrano le dieci vittorie e la presenza sul podio in ogni gara, che gli consegna il titolo della serie europea e quello mondiale in occasione delle Finali Mondiali di Monza. Il passaggio dalla 488 Challenge alle 488 GTE diventa naturale e, nel 2019 debutta con Luzich Racing nella European Le Mans Series. Assieme a Fabien Lavergne e Alessandro Pier Guidi si laurea campione con quattro successi su sei gare con la 488 GTE, venendo premiato come “Rookie of the year” ed inizia la partecipazione nel FIA World Endurance Championship con la 488 GTE di AF Corse, nella classe LMGTE AM, assieme a François Perrodo e Emmanuel Collard. A fine 2019 viene nominato pilota ufficiale di Ferrari Competizioni GT.

    Perel. David Perel è nato il 7 maggio 1985 in Sudafrica e rappresenta uno degli esempi migliori di pilota professionista con ottime capacità anche sui simulatori. Abitualmente impegnato al volante della 488 GT3 di Rinaldi Racing nei campionati SRO, David ha debuttato nelle competizioni GT nel 2016 con Kessel Racing, conquistando un successo nella round di Barcellona del GT Open. Nel 2017 è il pilota che si aggiudica più successi al volante di una Ferrari nel corso della stagione, aggiudicandosi tre titoli nella classe Am del campionato Blancpain (Sprint, Endurance e Overall). Nello stesso anno, così come in quello successivo, si impone nella 24 Ore di Spa, prima nella classe AM con Kessel Racing, quindi nella Pro-Am con i colori di Rinaldi Racing, team con il quale disputa le stagioni 2018 e 2019, chiudendo quest’ultima con il secondo posto nel GT World Challenge nella classe Pro-Am.

    Stoltze. Kasper Stoltze è nato il 12 marzo 1989 in Danimarca e, dopo aver disputato sei stagioni nei kart e cinque nelle gare storiche, sviluppa le sue abilità di guida sui simulatori già nel 2005. Con l’ascesa degli eSports, Stoltze raggiunge risultati significativi mettendosi in luce nei campionati Virtual Endurance Championship e Endurance eRacing World Championship, dove si è aggiudicato vittorie, titoli e tre successi proprio a Le Mans. Oltre ai trionfi sul circuito francese, rimane memorabile la sua prestazione nell’edizione del 2015 della GTR 24H disputata proprio a Le Mans quando sfiora la vittoria grazie ad una clamorosa rimonta che gli consente di recuperare oltre 4’30” al leader della corsa.

    Caruso. Matteo Caruso è nato il 19 ottobre 1995 in Italia e dal 2017 è un sim-racer professionista. Nella stagione di esordio vince la 24 Ore di Le Mans nella seconda divisione del Virtual Endurance Championship (VEC). La stagione successiva passa alla prima divisione e sfiora il titolo chiudendo secondo ma dominando la 24 Ore di Le Mans. Nella stagione in corso, Matteo occupa la prima posizione nella prima divisione del VEC ad una gara dal termine. Una curiosità: lo scorso anno l’italiano durante una gara endurance virtuale è stato protagonista di uno stint interminabile, durato otto ore consecutive.