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    Valencia e Ferrari, passione senza sosta

    Valencia 31 marzo 2019

    Il legame di passione che lega Ferrari alla Spagna ha origini lontane, che affonda le sue radici già negli anni 50, quando Mike Hawthorn vinse al volante di una vettura del Cavallino il Gran Premio di Spagna del 1954, svoltosi sul circuito di Pedralbes.

    Correva il 2006. Per quanto riguarda il Ferrari Challenge, invece, la storia che la lega alla penisola iberica è più recente. È il 2 giugno 2006, data che sancisce l'avvio della prima sessione di prove libere del monomarca sul circuito Ricardo Tormo. Un fine settimana vissuto tra presente e passato, con i capolavori dell'Historic Challenge che si dividono la pista con le moderne berlinette da corsa. Il tracciato incontra subito il favore di piloti che gradiscono molto cimentarsi al volante delle loro vetture lungo il tortuoso disegno lungo quasi quattro chilometri.

    City event. Nel 2009, dopo l’appuntamento di fine estate riservato al Challenge Europa, si svolgono per la prima volta in terra straniera le Finali Mondiali. Ed è proprio Valencia la prima pista non italiana a tenere a battesimo l’evento conclusivo della stagione del Cavallino Rampante. E’ un grande successo sia per lo spettacolo andato in scena in pista, che per il pubblico accorso numeroso, richiamato dalla presenza dell’idolo locale Fernando Alonso, appena ingaggiato dalla Scuderia Ferrari per il Mondiale F1 2010. Il successo del 2009 viene replicato nel 2010, con un evento che vede le Ferrari in azione in città, lungo il “Paseo de Alameda” che ha come sfondo le avveniristiche strutture disegnate dall’Architetto valenciano Santiago Calatrava. Dalle vetture di serie, alle Gran Turismo, alle vetture del Programma XX, sino alla moderna F1 pilotata da Badoer, il colore che tinge in quei giorni Valencia è il classico “rocho” Ferrari.

    Arriva la 458 Challenge. Il 2011 vede nuovamente il tracciato intitolato alla memoria di Ricardo Tormo protagonista della seconda tappa della divisione continentale. La 458 Challenge, dopo l’esordio di Monza, è chiamata all’impegno su di una pista con caratteristiche opposte a quelle del tracciato lombardo. Anche per questo motivo numerosi concorrenti della divisione italiana si trovano in Spagna per affinare la conoscenza con la nuova 8 cilindri di Maranello. Si torna a Valencia poi nel 2012, in occasione dell’ultimo appuntamento stagionale e delle Finali Mondiali che premiano la grande stagione di Alessandro Balzan e del Team Ferrari Moscow campioni 2012, anche con Alexander Basov che si aggiudica sia il titolo continentale, che la Finale Mondiale della Coppa Shell.