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    Behind the scenes: Andrea Mladosic

    Maranello 23 aprile 2020

    Il Ferrari Challenge Trofeo Pirelli è il campionato monomarca di maggior successo e longevità nel mondo dell’automobilismo sportivo e uno dei segreti di questa formula risiede nelle persone che lavorano per garantire ai partecipanti e agli appassionati uno spettacolo capace di rinnovarsi anno dopo anno. La sfida a cui è chiamato il team di Andrea Mladosic, Head of Ferrari Challenge e Corso Pilota, quest’anno è inedita e impegnativa ma al tempo stesso stimolante. Una stagione che ha visto disputare due gare del Challenge North America e il round inaugurale del Challenge Asia Pacific, oltre al debutto della nuova 488 Challenge Evo scesa in pista a Road Atlanta e in Bahrain, ma che vede ancora ai nastri di partenza il Challenge Europe e quello UK. Partiamo proprio dall’attualità con Andrea.

    D: Quale sfida propone questa stagione 2020?

    R: “Arriviamo da una stagione, quella passata, strepitosa e da incorniciare sotto tutti i punti di vista. La partecipazione è stata eccezionale, il calendario di assoluto livello e abbiamo organizzato probabilmente le migliori Finali Mondiali di sempre. Il 2020 ha portato con sé una sfida nuova, con cui ovviamente non pensavamo di doverci confrontare. Abbiamo lavorato duramente per portare in pista la nuova 488 Challenge Evo e per proporre dei calendari che permettessero ai nostri piloti di guidarla su tracciati spettacolari, ma la pandemia ha costretto tutti a fermarsi. Noi siamo pronti a ripartire, non appena le autorità competenti, governative e sanitarie, lo riterranno opportuno. Sarà diverso, indubbiamente complicato, ma abbiamo tutti una gran voglia di tornare in pista. Per farlo, possiamo contare sui clienti migliori, sulla grande competenza della rete commerciale e su una passione sconfinata”.

    D: La nuova 488 Challenge Evo, tuttavia, ha già conosciuto il suo debutto agonistico e i piloti hanno espresso giudizi alquanto lusinghieri sull’ultima nata. Cosa ci puoi dire a riguardo?

    R: La 488 Challenge Evo è stata progettata per portare a nuovi livelli la già ottima 488 Challenge, avvicinandola come mai prima alle GT da gara. In tutte le fasi, dalla progettazione ai collaudi, ci siamo concentrati non solo sulle performance, ma anche e soprattutto sulla sicurezza e guidabilità perché, alla base di tutto, ci dev’essere il coinvolgimento ed il divertimento per chi la guida”.

    Quello di Mladosic è un volto che è molto familiare ai partecipanti del Ferrari Challenge dal momento è il suo punto di riferimento da sedici anni.

    D: Qual è stata la prima gara del Ferrari Challenge a cui hai preso parte?

    R: “La prima gara come coordinatore del campionato Europa è stata ad Hockenheim. Ricordo molto bene il primo briefing piloti, quando presi la parola e dopo aver detto “Ciao” venni interrotto da un grande applauso di incoraggiamento. A quel tempo non conoscevo praticamente nessuno dei piloti o dei team manager, e quell’accoglienza mi rimase davvero impressa e mi fece emozionare ancora di più…

    D: Cosa presuppone il tuo ruolo all’interno del Ferrari Challenge?

    R: “Il mio compito è quello di organizzare, coordinare e sovraintendere tutti gli aspetti relativi ai campionati Challenge nel mondo. A stretto contatto con i responsabili delle nostre serie internazionali e nazionali, curo i rapporti con le Federazioni sportive ed i circuiti, la gestione dei fornitori e partner impegnati. Oltre a questo, è fondamentale la relazione costante con i nostri dealer che nel Challenge diventano team, i piloti e tutti i colleghi che, nelle rispettive funzioni, collaborano all’organizzazione e al successo dei campionati”.

    D: Qual è la sfida più grande che hai affrontato?

    R: “Oltre a quella che stiamo vivendo in questo periodo, ogni stagione passata ha rappresentato una sfida anche se niente mette alla prova come le Finali Mondiali. Quelle di Daytona, in particolare, per la portata organizzativa dell’evento furono davvero memorabili”.

    Il Ferrari Challenge, giunto alla sua stagione numero 28, è una delle attività di punta del Cavallino Rampante perché consente di rinforzare lo stretto legame che c’è tra il mondo delle competizioni e quello del prodotto che esce dalla fabbrica di Maranello e perché, storicamente, l’attenzione della Casa è rivolta ai propri clienti sportivi.

    D: Quali sono gli ingredienti per una ricetta di successo come il Ferrari Challenge?

    R: “Non ci sono segreti, ma tanti fattori che combinati tra di loro creano qualcosa di speciale come il nostro monomarca. La passione per il motorsport dei nostri clienti non solo è genuina ma merita di essere supportata e incoraggiata nel modo più intenso e migliore possibile. Il nostro compito è quello di dare vita ad un campionato internazionale sanzionato dalla FIA, organizzato secondo i più severi standard di qualità e sicurezza ma con un ambiente e un’atmosfera uniche, quasi familiari. I piloti sono al centro delle nostre attenzioni, sia dentro che fuori dagli autodromi. Ci premuriamo di dare loro il miglior servizio possibile dal punto di vista dell’accoglienza, della relazione, dell’ospitalità e mediatico. La copertura media, sia televisiva che sui canali social e web, offre a loro e ai loro sponsor una visibilità eccellente”.

    D: Parlando di sponsor, qual è la loro importanza per il Ferrari Challenge?

    R: “Il ruolo dei nostri partner è importantissimo, imprescindibile. Partendo da quelli più storici come Pirelli e Shell, e senza citarli tutti, la loro collaborazione è fondamentale per garantire l’alto livello e il successo di un campionato così complesso. Senza di loro non si potrebbe immaginare il Challenge… Abbiamo la fortuna di poter contare su molte partnership di lungo periodo, pertanto credo che la soddisfazione di lavorare assieme sia reciproca”.

    La recente promozione a pilota ufficiale di Ferrari Competizioni GT di Nicklas Nielsen, campione europeo e mondiale nel Ferrari Challenge 2018, ha posto nuovamente l’attenzione sulla natura formativa del monomarca del Cavallino Rampante.

    D: Possiamo considerare il Ferrari Challenge una rampa di lancio verso il mondo GT3?

    R: “Assolutamente si, la storia lo conferma. Nell’ambito di Attività Sportive GT siamo in grado di assistere un cliente in ogni suo passaggio da una vettura stradale ad una GT3. Siamo gli unici in grado di farlo, partendo dal Corso Pilota (la nostra scuola di pilotaggio) al mondo delle Competizioni GT passando ovviamente dallo step intermedio, rappresentato dal Ferrari Challenge. Negli anni, il passaggio dal nostro monomarca alle GT3 è diventato sempre più naturale e ciò che impressiona è la loro immediata competitività in campionati dove il livello è molto alto. Oltre a Nicklas, possiamo fare moltissimi esempi di piloti che sono passati dal Challenge e poi hanno proseguito o la loro carriera sportiva o la loro esperienza nel motorsport, sia tra i PRO che tra gli AM e questo vale per tutte le nostre serie, non solo quella europea”.

    Per finire, impossibile non parlare di uno dei momenti più attesi dell’anno, le Finali Mondiali. In quella settimana, tutti i protagonisti delle serie del Cavallino Rampante e, più in generale, tutti i clienti sportivi si ritrovano in pista con le proprie vetture, per condividere la passione per il marchio italiano e le competizioni.

    D: Che cos’è che rende le Finali Mondiali così speciali?

    R: “Non c’è nessun’altra Casa automobilistica in grado di organizzare un evento come le Finali Mondiali dove scendono in pista molteplici tipologie di vetture che variano dalla Formula 1 ai raffinati prototipi dei Programmi XX, per passare da quelle che si sfidano nel Challenge. Una concentrazione così elevata di cavalli motore, persone provenienti da tutto il mondo e eventi collaterali all’insegna dello spettacolo e del coinvolgimento di clienti ed appassionati, è davvero unica”.

    D: “Perché si è scelto di organizzarle ad Abu Dhabi, quest’anno?”

    R: “Perché variare non guasta mai. Le strutture sportive e ricettive che Abu Dhabi mette a disposizione sono di massimo livello. Inoltre, quest’anno celebreremo anche il quindicesimo anniversario del parco tematico Ferrari World senza trascurare il fatto che a novembre potremo contare su un meteo favorevole e temperature decisamente più calde rispetto a quelle europee”.